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I genitori di bambini DSA possono sperimentare più stress familiare

I genitori di bambini DSA possono sperimentare più stress familiare.

Qual è la relazione tra una diagnosi di DSA e lo stress familiare? Che tipo di consigli e di attività possono essere utili a questo genere di famiglie?

La dott.ssa Gamboni risponde a queste domande nell’articolo di questa settimana.

L’articolo di questa settimana è a cura della dott.ssa Laura Gamboni, psicologa che si occupa del tema dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento sia in ambito diagnostico che di terapia.

Per richiedere informazioni oppure per avvalersi del servizio psicologico della dott.ssa Gamboni è possibile contattarla al seguente indirizzo email: gambonilaura@gmail.com

Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.) hanno un’origine neurobiologica che vede una componente genetica, ormai riconosciuta, associata ad altri fattori di rischio che possono insorgere nel periodo pre o peri natale.

Pur non trattandosi di un disturbo di origine “psicologica”, un’ampia letteratura ha evidenziato come i DSA possano avere conseguenze importanti sull’area del benessere emotivo e numerosi studi hanno evidenziato un’associazione tra DSA e difficoltà emotive, in particolar modo nelle popolazioni di adolescenti.

Che legame esiste tra una diagnosi di DSA e lo stress familiare?

Nella pratica clinica emerge, tuttavia, come le implicazioni di una diagnosi di DSA possano essere fortemente modulate dalle caratteristiche del sistema.

Con il termine “sistema” si intende una totalità composta da parti, ben distinte le une dalle altre ma interagenti tra di loro e tendenti all’equilibrio (Gambini, 2007).

All’interno di questo sistema, un ruolo centrale è rivestito sia dalla scuola che dalla famiglia.

Attualmente troppo spesso il lavoro del clinico si limita all’intervento sul bambino/a o sul ragazzo/a, allo scopo di potenziarne le abilità residue e compensare i deficit, mentre frequentemente viene trascurata l’analisi delle risorse e/o dei disagi familiari.

Nella presa in carico dei bambini con DSA il clinico riscontra di frequente la necessità di approfondire delle tematiche che vanno dalle caratteristiche personali del singolo sino a coinvolgere anche i genitori e il sistema familiare nel suo insieme.

Infatti, le famiglie in questione sperimentano spesso elevati carichi di stress familiare: dallo stress delle figure genitoriali, spesso inopportunamente oberate dai doveri educativi, alle “discussioni” fra i coniugi inerenti le modalità educative da adottare, fino da arrivare alle difficoltà relazionali che possono insorgere con il proprio figlio/a nella gestione delle richieste scolastiche.

Nello specifico, l’obiettivo di questo breve articolo sarà quello di fornire ai genitori delle chiarificazioni e degli utili consigli riguardo la problematica dello stress familiare nelle famiglie con bambini DSA, con lo scopo di favorire il benessere intrafamiliare.

Cosa ci dice la letteratura scientifica a riguardo?

La letteratura scientifica che si è occupata di studiare gli aspetti legati all’ambiente familiare nei DSA si è sviluppata soprattutto nell’ultimo decennio.

Alcuni studi, in particolare, quello di Snowling, Muter e Carrol (2007) ha evidenziato che circa il 74% dei genitori, di bambini in possesso di diagnosi di DSA, dichiara che le difficoltà del figlio avevano avuto un impatto da medio a severo sulla vita in famiglia e le madri hanno riportato livelli elevati di ansia e depressione.

Per quanto riguarda il contesto italiano, Bonifacci, Montuschi, Lami et al. (2013) hanno potuto osservare maggiori livelli di stress familiare nei genitori di bambini con DSA rispetto a un gruppo di genitori di bambini con sviluppo tipico.

Infine, emblematico è lo studio condotto da Waggoner e Wilgosh (1990), il quale ha esaminato i motivi di disagio di questi genitori, prima e durante il trattamento: lo stress emotivo e fisiologico era legato alla terapia, alle relazioni negative con gli insegnanti non cooperativi e poco informati, al tema della diversità percepita rispetto agli altri compagni e alla preoccupazioni sul futuro; nonostante la presenza di stress emotivo e isolamento causati dalle difficoltà nell’apprendimento, ciò non escludeva comunque la possibilità di avere delle esperienze familiari positive.

Che tipo di aiuto necessitano queste famiglie?

Da questi dati si evince, pertanto, la necessità di far fronte alla richiesta di aiuto e sostegno di queste famiglie che non può rimanere inespressa, partendo da un lavoro di rete tra famiglia, scuola e con chi si occupa di seguire il bambino nei compiti e/o nella terapia (tutor DSA, logopedista, psicologa).

Il sostegno che la scuola deve fornire dovrà, pertanto essere quello di stendere un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) basato sulle specifiche necessità dell’alunno:

  • Punti di forza
  • Punti di debolezza
  • Obiettivi che si intendono raggiungere
  • Metodiche
  • Strumenti
  • Tempi

Il servizio offerto ai genitori di bambini con DSA prevederà attività di parent-training di valore psico-educativo e un sostegno alla genitorialità.

Il parent training è un’attività di formazione di gruppo diretta da conduttori esperti e rivolte ai genitori di bambini con particolari difficoltà.

Questo tipo di formazione si focalizzerebbe sulle seguenti tematiche:

  • Aiutare i genitori a comprendere la natura dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento
  • Affiancare i genitori durante i trattamenti riabilitativi del proprio figlio
  • Offrire consulenza ai genitori su eventuali problematiche educative

Invece, un intervento di sostegno alla genitorialità deve avere come obiettivo la valorizzazione del diverso ruolo delle figure genitoriali e di altro genere (insegnanti, parenti stretti, educatori) in grado di agire in modo sinergico nell’accompagnamento del bambino nel percorso scolastico e nella crescita affettiva, evitando di sovraccaricare un’unica persona di riferimento.

Bigliografia

BONIFACCI, P.- MONTUSCHI, M.- LAMI, L.- M.J. SNOWLING (2013). Parents of children with dyslexia: Cognitive, emotional and behavioural profile. “Dyslexia”, Vol. 20, 2, 175-190

GAMBINI, P. (2007). Psicologia della famiglia. La prospettiva sistemico-relazionale. Milano: FrancoAngeli

SNOWLING, M.J.- MUTER, V.- J. CARROL (2007). Children at family risck of dyslexia: A follow-up in early adolescence. “Journal of Child Psychiatry”, Vol. 48, 6, 609-618

WAGGONER K.- L. WILGOSH (1990). Concerns of families of children with learning disabilities. “Journal of Learning Disabilities”, Vol. 23, 2, 97-98

Pubblicato da Antonello Mattia

Mi chiamo Antonello Mattia, sono uno psicologo e scrivo articoli riguardanti il mondo della psicologia e della psicoterapia, parlando di concetti complessi in modo fruibile e divertente.

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