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Come organizzare lo studio e stressarsi di meno – Parte 1

In questa breve serie di articoli ti esporrò i principi fondamentali implicati nei processi organizzativi che ti aiuteranno ad organizzare lo studio in maniera migliore, a vivere l’esperienza universitaria con più tranquillità ed in generale a stressarti decisamente di meno.

Imparare ad organizzare lo studio significa dare struttura alle nostre attività ed al nostro tempo, minimizzando l’ansia e lo stress che provengono dalle incertezze e dall’utilizzo di piani strategici non funzionali agli obiettivi prefissati.

I concetti che andrò a descrivere sono specifici per organizzare lo studio accademico ma possono essere applicati in qualsiasi ambito della vita quotidiana: si tratta di principi che risultato estremamente utili nella stesura di qualsiasi azione strategica, perciò possono essere utilizzati anche in ambito lavorativo, ambito casalingo e così via.

Innanzitutto, partiamo con una domanda fondamentale: cosa si intende per organizzazione?

Parliamo di organizzazione quando creiamo consapevolmente una strategia di azione che prevede una serie di comportamenti secondo un preciso schema razionalizzato nel tempo. Il fine del processo organizzativo è quello di ottenere un risultato desiderabile per l’individuo, che quindi mobilita le sue energie ed impiega il suo tempo per raggiungere un determinato obiettivo.

Come possiamo vedere, la capacità di organizzarsi ha a che fare con l’abilità nel concatenare tra di loro una serie di azioni secondo una logica vincente che siano il più possibile efficienti nel conseguire l’obiettivo che ci siamo prefissati.

Da questa frase possiamo estrapolare le variabili principali di una qualsiasi azione organizzativa:

  • Gli obiettivi da raggiungere
  • I comportamenti da mettere in atto
  • La sequenzialità delle azioni (che possiamo considerare come la strategia da adottare)
  • La variabile temporale

Imparare ad organizzarsi significa calarsi nei panni dello stratega ed imparare ad elaborare delle strategie efficaci che tengano in considerazione tutte e quattro le variabili organizzative appena descritte.

Avendo individuato le variabili fondamentali del processo di organizzazione, possiamo notare l’universalità di questi concetti e come essi possano essere applicati in qualsiasi ambito di nostro interesse: se vuoi stressarti di meno, impara ad organizzarti!

Esistono dei principi fondamentali che, se seguiti alla lettera, aiutano e migliorano enormemente il processo di organizzazione: infatti, questi validi consigli influenzano positivamente tutte e quattro le variabili organizzative e aiuteranno chiunque ad organizzarsi secondo una strategia che sia il più possibile attinente alla realtà.

Questa ultima frase introduce il primo dei principi per una buona organizzazione dello studio, che è probabilmente il più importante:

Impara ad attenerti alla realtà

Leggere il mondo esterno secondo il principio di realtà è un’abilità estremamente utile ed efficace, ma per nulla scontata.

Attenersi alla realtà significa analizzare una situazione, un evento, un oggetto, un comportamento in maniera descrittiva, oggettiva, reale. Significa farsi influenzare il minimo possibile dai nostri preconcetti, dalle nostre aspettative e dai nostri desideri in modo da farci un’idea che sia il più possibile attinente a dati di realtà osservabile.

Molto spesso capita di dare giudizi su qualcosa, ad esempio su un esame oppure su un materiale da studiare, facendosi influenzare più dai nostri pregiudizi a riguardo o da ciò che ci è stato detto da un collega piuttosto che giudicare attraverso una osservazione critica ed attinente alla realtà.

Quante volte vi è capitato di pensare che un esame universitario fosse insormontabile perchè un amico vi ha detto così, perchè vi è arrivata voce che il professore è molto severo e pignolo in sede d’esame, perchè il materiale da studiare vi sembra enorme e impossibile da studiare tutto?

Se vi è capitato di ritrovarvi in situazioni simili, che sono particolarmente comuni in ambito universitario, allora vi invito a porvi le seguenti domande:

  • Perchè il mio amico ha detto che questo esame è insormontabile? Ha avuto un’esperienza diretta dell’esame oppure è una voce di corridoio? Nel caso in cui abbia avuto un’esperienza diretta, che tipo di domande (orali o scritte?) gli sono state fatte? Come era la qualità della sua preparazione prima di questo esame?
  • Mi è arrivata voce che il professore è molto severo e pignolo, tuttavia mi chiedo: ho osservato in prima persona un esame svolto da questo professore? Che tipo di domande ha fatto? Sono state domande specifiche oppure generali? Come era la preparazione di chi le ha ricevute? Dopotutto una persona poco preparata potrebbe incolpare il professore di pignoleria e non se stesso di una preparazione sommaria e fatta male …
  • Il materiale da studiare mi sembra tantissimo … ma oggettivamente quanti libri sono? Quanti capitoli devo studiare di ogni libro? Se creo una tabella di marcia funzionale, è possibile che percepisca ancora impossibile studiare tutto quanto?

Imparare ad attenersi alla realtà significa analizzare gli eventi e le situazioni per quello che sono, cercando di essere il più descrittivi possibile e andando a fondo nei particolari, in modo da rinforzare la nostra capacità critica.

La bellezza di questo principio sta nel fatto che è un’abilità estremamente utile in qualsiasi contesto: si tratta di sviluppare una forma mentis, un modo di vedere le cose che aiuta certamente ad organizzare lo studio in maniera strategica, ma che possiede ambiti di applicazione anche nella vita quotidiana.

Organizzare lo studio è solamente uno degli ambiti di applicazione: abbiamo in mente di iniziare un nuovo progetto? Vogliamo organizzare le attività di un gruppo suddividendo il lavoro in parti uguali? Dobbiamo analizzare una situazione particolare per noi stessi o per qualcun altro? In tutti questi esempi la capacità di vedere le cose per come sono in maniera reale è particolarmente utile e apporta un vantaggio non indifferente.

Ricorda: la realtà è la tua migliore amica!

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Se ti interessa questo genere di articoli, ti suggerisco di leggere l’articolo che ho scritto su come aumentare la concentrazione per lo studio universitario con un esercizio specifico.

Ti invito a mettere in atto la skill che ti ho esposto in questo articolo: ne trarrai sicuramente giovamento! 🙂

Pubblicato da Antonello Mattia

Mi chiamo Antonello Mattia, sono uno psicologo e scrivo articoli riguardanti il mondo della psicologia e della psicoterapia, parlando di concetti complessi in modo fruibile e divertente.

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